REGGIO EMILIA – Per contenere l’allarme legato alla diffusione del batterio Listeria che ha già causato morti e intossicati in varie regioni d’Italia, sono scattati i controlli dei Nas anche nel reggiano. Sequestrata una tonnellata e mezzo di carne e forme di Parmigiano Reggiano.
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Controlli anche nella nostra provincia da parte dei Carabinieri del Nas di Parma dopo i recenti episodi di intossicazione da batterio Listeria in diverse regioni italiane. Ultimo caso la morte, ad Alessandria, di un ottantenne colpito da meningite dopo aver mangiato wurstel di pollo crudi. Ma sotto accusa ora ci sono anche altri alimenti, insaccati con stagionatura breve, alcuni prodotti caseari e di gastronomia con farcitura fresca. L’allerta è massima. In un salumificio è stata sequestrata una tonnellata e mezzo di carne destinata allo smaltimento e trovata assieme ad altri alimenti pronti alla vendita. Carne conservata in mezzo alla ragnatele mentre sul pavimento c’erano resti di alimenti, grasso e sporco. Il legale rappresentante è stato sanzionato per 5mila euro. In uno stabilimento di lavorazione di carni avicole sono stati sequestrati 147 kg di prodotti alimentari perché privi di rintracciabilità e scaduti. In questo caso la multa è stata di 2mila euro. In una rivendita di prodotti caseari, sequestrate 4 forme di formaggio parmigiano reggiano, dal valore di circa 1.600 euro, poiché stoccate all’interno di un deposito in precarie condizioni igienico sanitarie, comminata una sanzione di 2mila euro. Inoltre l’Ausl ha emesso un provvedimento di sospensione dell’attività di vendita di generi alimentari. Sono state ispezionate complessivamente in tutta Italia 1.095 aziende alimentari, in 335 sono state riscontrate irregolarità. Contestate violazioni per 365 mila euro. Particolarmente esposti al batterio Listeria immunodepressi e fragili. Il sito del Ministero della Salute ha pubblicato alcune regole sul corretto consumo degli alimenti, l’etichettatura e le modalità di conservazione.















