REGGIO EMILIA – I caseifici del Parmigiano Reggiano riaprono le porte al pubblico: sabato 12 e domenica 13 aprile torna l’edizione primaverile di Caseifici Aperti, l’appuntamento promosso dal Consorzio che due volte all’anno offre a tutti la possibilità di partecipare e immergersi nella produzione della Dop.
L’iniziativa, che nel 2024 ha visto complessivamente 22mila partecipanti, coinvolge 51 caseifici in tutte le province della zona di origine, di cui 19 a Parma, 14 a Reggio Emilia, dieci a Modena, tre a Bologna alla sinistra del fiume Reno e cinque a Mantova alla destra del Po. Non si tratta solo di visite guidate ai caseifici per assistere alla nascita di una forma di Parmigiano Reggiano, ma di immergersi nei luoghi, di passeggiare attraverso le “cattedrali di formaggio” dei magazzini di stagionatura e di acquistare la Dop direttamente dalle mani dell’artigiano che l’ha creata. Tutte esperienze uniche, autentiche e legate al territorio che gli appassionati potranno vivere in prima persona: un vero e proprio viaggio nel tempo alla scoperta del metodo di lavorazione artigianale della Dop, rimasto invariato da oltre nove secoli. Infatti si produce oggi con gli stessi ingredienti di mille anni fa (latte, sale e caglio), con una produzione del tutto naturale, senza l’uso di additivi o conservanti.
Novità di questa edizione è il ricco ventaglio di attività proposte: oltre alle classiche visite alle stalle, aperture di forme, pranzi in caseificio con prodotti locali e degustazioni di varie stagionature e biodiversità in collaborazione con APR (Associazione Assaggiatori Parmigiano Reggiano). Nel reggiano si segnalano in particolare lo showcooking delle Cesarine (caseificio Rossi Fratelli, via Mandrio 8, a Rio Saliceto) e l’inaugurazione di un murales di Giacomo Bagnara nella latteria Villa Curta di Reggio Emilia, oltre ad apericene e colazioni all’alba con musica, concerti, attività per tutta la famiglia, laboratori creativi per bambini e rievocazioni dell’antica cottura a legna della forma (la lista completa degli eventi si può consultare sul sito del Consorzio).
In centro a Reggio Emilia, invece, andrà in scena la seconda edizione del Vyni Festival, l’urban festival di riferimento in Emilia-Romagna per la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche e del collezionismo musicale, in programma sabato 12 e domenica 13 aprile dalle 12.00 all’1.00 di notte.
Proprio Giacomo Bagnara, artista veronese di fama internazionale che ha collaborato con New York Times, New Yorker, Internazionale e Mondadori, ha firmato il key visual di Caseifici Aperti 2025. Il claim di questa edizione è “Un viaggio più grande, insieme” e anticipa il pay off scelto dal Consorzio per la campagna 2025: “Più grande, insieme”. Parmigiano Reggiano vuole lanciare il messaggio che la vera grandezza non risiede solo nella sua qualità straordinaria, ma nella capacità di emozionare e far sentire più “grande” chiunque la viva come un patrimonio alla portata di tutti, una cultura accessibile e coinvolgente: perché è solo quando ci si apre agli altri che si sprigiona la grandezza autentica di un’icona di eccellenza come la Dop.
Partecipare a Caseifici Aperti è semplice: basta visitare il sito del Consorzio. La pagina consente di impostare i filtri per consultare l’elenco dei caseifici partecipanti in base alla provincia e alle attività proposte, scaricarne la mappa e utilizzare un comodo strumento di geolocalizzazione per individuare il più vicino. Novità di questa edizione è la landing page con l’elenco dei principali ristoranti del comprensorio che utilizzano il Parmigiano Reggiano nei loro piatti: www.parmigianoreggiano.com/it/ristoranti. Lo scopo di Caseifici Aperti e dell’accoglienza turistica nei caseifici è quello di contribuire a generare una relazione con i turisti che transitano nel territorio e che possa continuare anche dopo la visita, offrendo la possibilità di acquistare e ricevere il Parmigiano Reggiano direttamente a casa attraverso gli e-commerce proprietari di ciascun caseificio e il portale shop.parmigianoreggiano.com.
Il turismo enogastronomico si riconferma un vero e proprio pilastro valoriale per il Parmigiano Reggiano, che vede nell’esperienza diretta della visita in caseificio e in magazzino il metodo più efficace per spiegare le distintività e i valori della Dop, dalla lavorazione artigianale al legame con il territorio e con la tradizione, e uno strumento chiave per rafforzare le vendite dirette (stando a un sondaggio promosso dal Consorzio, ben l’85% dei partecipanti ha acquistato prodotti presso lo spaccio del caseificio). Nel 2024, i visitatori totali nei caseifici del comprensorio (visitabili tutto l’anno tramite prenotazione) sono stati oltre 180.000, in aumento del 5,9% sul 2023. Di questi, 49.000 visitatori (+9,9% sul 2023), di cui la metà provenienti dall’estero, hanno prenotato la visita tramite il portale dedicato sul sito del Consorzio.
“Dopo il successo delle due edizioni 2024, che hanno registrato oltre 22.000 partecipanti, siamo orgogliosi di lanciare anche nel 2025 l’appuntamento primaverile con Caseifici Aperti”, ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano. “Quella degli appassionati che desiderano scoprire i luoghi di produzione della Dop è una domanda in costante aumento. Nel 2024, il turismo in Italia ha avuto un incremento complessivo del 2,5% rispetto al 2023, raggiungendo 458,5 milioni di presenze: un risultato trainato principalmente dai turisti stranieri, 251,5 milioni, aumentati del 7,4%. Nello specifico del turismo enogastronomico italiano, il settore ha generato un valore economico complessivo di 40,1 miliardi di euro, registrando un interesse crescente per esperienze autentiche legate alle tradizioni culinarie del Paese, quali le visite ai caseifici del comprensorio, i cui visitatori sono stati 180.000, in aumento del 5,9% sul 2023. Le Indicazioni geografiche non sono dunque solo un fattore economico per chi le produce, ma anche un vero e proprio elemento di sviluppo territoriale per la loro zona di origine. Buon Caseifici Aperti a tutti!”.