REGGIO EMILIA – C’è una realtà nel nostro territorio che in un anno ha percorso quasi un milione e mezzo di chilometri per assistere più di 81mila persone attraverso 340mila ore di volontariato. E’ Auser, l’associazione che ha festeggiato i trent’anni e che nel 2020 ha implementato ulteriormente la propria attività.
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Non occorrono doti particolari per diventare volontari dell’Auser, l’acronimo che sta per autogestione servizi. Si tratta di mettere a disposizione un po’ del proprio tempo (al massimo 60 ore in un mese per precisa normativa) e contribuire a risolvere qualche problema di singoli e di intere comunità. Si va dalle lezioni di informatica per chi non è abile con il computer, fino al servizio di accompagnamento a scuola dei bambini, passando per i servizi finalizzati alla sicurezza di manifestazioni e ritrovi. L’Auser di Reggio ha presentato i numeri della propria attività che è fitta di convenzioni con quasi tutti i comuni della provincia al punto che i volontari sono presenti sul 97% del territorio reggiano. “Siamo aumentati come iscritti, 5.900, e come servizi, un milione e trecentomila chilometri di accompagnamenti – spiega Sandro Morandi, presidente nel 2019 – Abbiamo fatto 340mila ore di volontariato”.
Il 2020 ha ulteriormente implementato l’impegno degli iscritti : in particolare durante il lockdown primaverile, Auser, con la nuova presidente Vera Romiti, ha portato la spesa nelle case di molte persone sole impossibilitate ad uscire, ha tenuto vivo il rapporto con chi semplicemente aveva voglia di fare due chiacchiere attraverso il telefono amico e ha organizzato la raccolta di indumenti e cibo per chi era in particolari bisogni. Il bilancio del 2020 che verrà presentato l’anno prossimo avrà probabilmente numeri ulteriormente ritoccati verso l’alto.













