REGGIO EMILIA – “La prima ricetta dell’erbazzone è anche la più antica ricetta scritta che esista in Italia: è in latino e la si può leggere nel Moretum, un poemetto bucolico attribuito a Virgilio, 2000 anni fa. ….. e il contadino padano Simulo, prende dalla dispensa un mucchietto di grano, … c’era del formaggio stagionato appeso al soffitto, …. c’era l’orto fertile di varie erbe…”

Alessandro Corchia, Stefania Bondavalli e Clementina Santi
Inizia così il libro Erbazzone Scarpazzone, testi di Clementina Santi, in collaborazione con Associazione Scrittori Reggiani, presentato oggi, sabato 10 maggio, all’interno dello spazio del Mercato Campagna Amica del Tricolore a Reggio Emilia, alla presenza dell’assessora Stefania Bondavalli.
“Siamo andati alla ricerca delle origini di questo cibo – scrive l’autrice – le abbiamo individuate nelle campagne romane di venti secoli fa. Abbiamo continuato a seguirne le tracce e le trasformazioni lungo il medioevo, lo abbiamo ritrovato sulle tavole del Rinascimento, quelle aristocratiche e quelle popolari. Ne abbiamo seguito le contaminazioni e gli incontri, anche con il riso”.
La presentazione, accolta con interesse, è stata organizzata in occasione del primo anniversario di apertura del Mercato del Tricolore e in vista del riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta per l’Erbazzone Reggiano.
Attraverso racconti, aneddoti e immagini d’epoca, il volume ripercorre la storia e le tante varianti locali di uno dei simboli più autentici della cultura gastronomica reggiana, legato in maniera profonda al mondo contadino e alla memoria delle famiglie.
Al termine si è tenuto uno show cooking dal vivo, assaggi delle diverse versioni di erbazzone e scarpazzone, l’esposizione degli ingredienti e strumenti usati nelle preparazioni. Presentato lo Scarpazzone di montagna, quello di Carpineti da Vivere, da cui ha preso inizio tutta la storia, l’Erbazzone reggiano, oggi prodotto dalla cuoca Elena del Mercato e dall’azienda agricola Biofan, e l’Erbazzone contemporaneo di Gianni D’Amato, il più giovane e il più raffinato dei tre fratelli.
“Coldiretti Reggio Emilia, attraverso il lavoro di agriturismi, fattorie e mercati di Campagna Amica, si impegna a valorizzare e tramandare i prodotti e i piatti locali – commenta il direttore Alessandro Corchia – Questo impegno non è solo a tutela della tradizione, è anche una scelta per un’alimentazione consapevole, fatta di ingredienti veri, che vede nell’erbazzone la certezza che il futuro del cibo debba restare ancorato alla qualità, alla natura e all’autenticità della materia prima”.