REGGIO EMILIA – “Reggio deve dirgli grazie, lui è stato non solo un libero pensatore ma un dirigente di primissimo piano, forse il più influente degli anni ’80”. A parlare è Fausto Giovannelli, ex segretario provinciale del Pci-Pds, dal 1982 al 1992. Con queste parole ricorda Vincenzo Bertolini, scomparso a giugno di quest’anno. “Ha portato un partito comunista che non sapeva di essere agli ultimi anni ma anzi si si sentiva all’apice della potenza, della gloria, ad essere critico con sé stesso, ad aprirsi agli altri e a fare sentire questa città aperta a tutte le idee”.
Bertolini fu segretario provinciale del Partito comunista dal 1983 al 1989. La sua figura è stata ricordata nell’incontro organizzato nell’ambito della mostra fotografica sulla storia del partito comunista in Emilia-Romagna, allestita in piazza Scapinelli.
Hanno partecipato alcuni ex segretari del Pci e del Pds. Tra questi Lino Zanichelli, numero uno in via Gandhi dal 1992 al 1999: “Sotto la sua guida abbiamo innovato profondamente la nostra politica, ricostituita la giunta di sinistra, allargandola ai socialdemocratici e ai verdi, abbiamo cercato di ragionare sulla non autosufficienza, l’apertura del welfare, l’innovazione delle imprese, temi che sembrano nella norma ma che allora erano molto innovativi”.
Un dirigente politico di valore, un protagonista di una fase politica nella quale affonda le radici la nostra società dei diritti. “Sono state le donno comuniste – è stato ricordato – a volere quelli che adesso sono gli asili più belli del mondo per permettere alle madri di lavorare e affermare la loro autonomia – ricorda Antonio Bernardi, ex segretario provinciale del Pci dal ’73 al ’79 -, credo che questo sia il grande problema: non accontentarsi di esaltare ciò che abbiamo fatto ma, con lo spirito di Malaguzzi, cercare di capire il nuovo, attraverso i bambini superare le disugaglianze, integrare le famiglie dei nuovi arrivati. E’ uno dei grandi temi, dei grandi valori del passato che ripropongono una attualità nel presente e guardano al futuro”.
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