REGGIO EMILIA – A Villa Ospizio è partito il conto alla rovescia per la riqualificazione dell’area dell’ex casa di riposo comunale. E’ prevista la costruzione di edifici sia di interesse pubblico che privato.
Sulla zona gravita una popolazione all’incirca di 15mila residenti. Anche per questo motivo la collocazione è ideale per il progetto denominato Casa della Comunità, che raggruppa la casa della salute e gli uffici del polo est dei servizi sociali, ma non solo: in un unico edificio troveranno spazio attività sanitarie, socio assistenziali ma anche culturali. Nell’immobile si trasferirà la biblioteca “Ospizio” che da 15 anni si trova sempre sulla via Emilia ma più spostata verso il centro.
Su ciò che attualmente è un quadrilatero verde di 51mila metri quadrati, la superficie di suolo che verrà consumata sarà pari al 60 per cento. Il proprietario, nonché soggetto attuatore della riqualificazione, è Conad Centro Nord, che in questi anni ha provveduto a un minimo di manutenzione sulla vegetazione e che ora, concluso il Superstore di viale Luxemburg, è pronto a investire 25milioni di euro in un nuovo intervento. La cooperativa affitterà a prezzo calmierato gli spazi a Comune ed Ausl.
Questo luogo dà il nome al quartiere, qui sorgeva l’ospizio fondato nel 1688 dai padri Minimi. Anche in tempi più recenti c’era una struttura che accoglieva anziani che è stata demolita nel 2006. Ciò che resta è un parco recintato. Di fronte al rione Don Pasquino Borghi in realtà una fila di transenne è sparita. Sul lato opposto la recinzione è stata divelta, all’angolo col Campo di Marte, parco che beneficerà della convenzione urbanistica stipulata tra Comune e Conad, visto che verranno messi a dimora 750 alberi.
Almeno due gli edifici che si aggiungeranno a quello della Casa della Comunità. Avranno funzione commerciale: un supermercato di medie dimensioni, ampio circa 3mila metri quadrati, sarà affiancato da un punto ristoro e qualche altro negozio. Prevista, ovviamente, la realizzazione di un’area di sosta, comprensiva di parcheggio interrato. L’autorizzazione dell’amministrazione arriverà nei prossimi mesi, al termine, tra le altre cose, del percorso partecipato con la cittadinanza. La consegna delle opere potrebbe concretizzarsi nel 2025.
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