REGGIO EMILIA – La nostra Costituzione, considerata “la più bella del mondo”, compie 75 anni. Un anniversario al centro della festa dell’1 maggio, festa dei lavoratori. Per ricordare che già dall’articolo 1 il lavoro viene riconosciuto come il primo principio fondamentale della Repubblica italiana. Una festa che cade esattamente nella giornata nella quale sarà presentato il “decreto lavoro” del Governo Meloni.
Sindacati critici e che saranno ricevuti solo domenica 30 aprile. Il welfare a favore delle persone in difficoltà e quello aziendale, le pensioni, il lavoro che resta precario, giovani e donne le più esposte, l’inflazione che galoppa e si infrange su buste paga che nonostante l’annunciata revisione del cuneo fiscale restano troppo leggere. Chi ha un lavoro stabile e con uno stipendio fatica a sostenere il costo della vita. Di certo, non ci sarà il reddito di cittadinanza così come era stato realizzato.
“La realtà reggiana è sicuramente resiliente dal punto di vista dell’occupazione, ma non mancano i problemi – spiega Cristian Sesena, segretario provinciale Cgil- Abbiamo un tasso di precarietà molto forte, 8 accensioni di rapporti su 10 sono a tempo determinato. Bisogna intervenire sui salari e sui redditi da lavoro dipendente e sui pensionati attraverso l’introduzione di un ragionamento serio sul salario minimo collegato alla contrattazione, ma che è un elemento di cui in questo momenti si sente un gran bisogno. Tutto ciò si inserisce con qualcosa di concreto che già c’è, una riforma fiscale che sicuramente non farà l’interesse di lavoratori e pensionati ma rischierà di aumentare l’evasione e toglierà denaro al welfare pubblico. Siamo molto preoccupati”.
I sindacati chiedono di rivedere le politiche abitative e il meccanismo dei centri per l’impiego. La difficoltà a trovare personale che per i sindacati è figlia della mancanza di una vera tutela contrattuale e di stipendi adeguati. Il salario minimo non dispiace al sindacato, ma a certe condizioni.
L’appuntamento a Reggio è per lunedì alle 15 in viale Montegrappa. A capo del corteo medici e infermieri, prima eroi e ora penalizzati. Da viale Montegrappa, il corteo arriverà in piazza Martiri del 7 Luglio, dove interverranno i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil; poi, alle 17 il concerto di Nada. Il sabato successivo, 6 maggio, a Bologna la prima delle tre manifestazioni regionali per protestare contro le politiche economiche del Governo Meloni.
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