REGGIO EMILIA – Mancano ormai pochi giorni al big match tra Cesena e Reggiana, che chiuderà lunedì sera in terra romagnola il 33° turno del girone B di serie C.
Per presentare il derby, prima di ascoltare le parole di mister Aimo Diana, ci siamo affidati a un doppio ex, nato a Cesena – tutt’ora vive là – ma che a Reggio Emilia ha contribuito a scrivere la storia a suon di gol: Flaviano Zandoli. Il 74enne ha indossato sia la maglia bianconera che quella granata in due diversi frangenti e in entrambe le esperienze giocando tra serie B e C. Nella Città del Tricolore è arrivato la prima volta nel ’71, restando fino al ’74 e mettendo insieme 103 presenze e 29 reti per poi tornare nel 1980, da capitano, restando fino al 1982 con 55 presenze e altri 14 gol che valsero, tra l’altro, il ritorno in B. Dopo quella stagione, il ritiro dal calcio giocato con 400 presenze all’attivo e 155 reti spalmate nelle prime tre categorie.
“Seguo sia il Cesena che la Reggiana – le sue parole – e devo dire che la classifica finora rispecchia quanto mostrato in campo. Il Cesena ha vissuto di alti e bassi, la Reggiana ha espresso un potenziale più alto e si merita tutti i punti che ha”. Due cacciatrici, Cesena e Reggiana, all’inseguimento della lepre-Modena: “Sarà dura per i granata, perché obiettivamente i canarini hanno una squadra compatta, ben allenata, più forte in generale. Il Cesena, invece, ormai è tagliato fuori dalla promozione diretta”.
Tornando alle due esperienze reggiane, Zandoli ha tutti i ricordi ben chiari in mente: “Io e la mia famiglia abbiamo amato Reggio Emilia. A tal punto che avevamo anche pensato di fermarci in città una volta smesso di giocare, poi però abbiamo fatto altre scelte. Lì ho ancora tanti amici, con i quali mi sento spesso. Ho vissuto anni bellissimi, soprattutto grazie a un pubblico che non ha nulla a che vedere con la B né tantomeno con la C. I tifosi della Reggiana mi hanno voluto bene da sempre e io questo legame me lo porto dietro. All’esterno dal Mirabello c’è anche il mio murale (ride, nda)”.

Il murale di Zandoli all’esterno del Mirabello
Alla classica domanda sulle individualità che spiccavano all’interno dei gruppi di cui era stato parte integrante nelle avventure in granata, Zandoli svela: “Matteoli dormiva a casa mia ed eravamo molto legati. Come dimenticare i vari Boranga, Pasinato, Erba, Galasso, Eberini, Marini. Alla Reggiana il gruppo veniva sempre prima, questa era la regola”.
Ma quindi, chi vince tra Cesena e Reggiana lunedì? “Sarà una partita molto equilibrata, ma credo che vedremo un match giocato a viso aperto. La Reggiana ha maggiori individualità, ma occhio ai secondi tempi del Cesena”. Lo ringraziamo per la disponibilità, la risposta: “Mi raccomando, dica che ho sempre nel cuore i tifosi granata…”. E perché non lo dovremmo fare?














