CASALGRANDE (Reggio Emilia) – Sono stati arrestati per allucinazioni. No, non si tratta di un nuovo reato inserito nel codice penale. E’ che Daniel Bordes e Nicolò Moscardelli, di 32 e 33 anni, entrambi artigiani, hanno chiamato i carabinieri dicendo di aver visto dei ladri in casa: ladri risultati inesistenti, la cui immagine era probabilmente frutto di allucinazioni date dall’assunzione di droga, forse cocaina.
I militari, intervenuti, non hanno quindi trovato banditi nell’abitazione ma una serra dove crescevano rigogliose quasi cento piante di marijuana alte tra il metro e 20 e il metro e 70. E poi c’erano un sistema di illuminazione e uno di ventilazione, un impianto di climatizzazione e umidificazione, un quadro elettrico idoneo ad assorbire l’energia, un impianto di irrigazione temporizzato. Era tutto in una stanza, una camera da letto riadattata ad hoc, di un’abitazione di Salvaterra che i due condividevano da qualche settimana. Nella casa c’era anche una cassaforte: dentro ben 30mila euro, oltre al kit per lo spaccio e a vario materiale per la coltivazione, come moltissime confezioni da 25 chili ciascuna di fertilizzante e a liquidi acceleranti per la crescita delle piante. C’erano anche appunti, che per i carabinieri sono l’archivio dell’attività di spaccio dei due.
E’ accaduto tutto ieri sera alle 22, quando al 112 è arrivata la chiamata di uno dei due ragazzi, il 32enne: era molto agitato, diceva che dei ladri stavano tentato di entrare in casa. All’arrivo dei militari, l’uomo ha gettato loro il mazzo di chiavi dalla finestra e i carabinieri sono entrati. Dentro c’era l’amico 33enne ma nessun malvivente, appunto. Lungo le scale e nel corridoio, sacchi di fertilizzante. E’ scattato il controllo del resto della casa col relativo sequestro di tutto, comprensivo di mezzo grammo di cocaina trovato nella stessa stanza, probabilmente la droga responsabile delle allucinazioni.
Reggio Emilia droga carabinieri Casalgrande arrestati Salvaterra serra coltivazione marijuana Daniel Bordes Nicolò Moscardelli