REGGIO EMILIA – C’è preoccupazione tra i medici e gli esperti per quelli che potranno essere gli effetti dei festeggiamenti per la vittoria dell’Italia sulla circolazione del virus Covid19, in particolare della nuova variante Delta, ormai accertata anche sul nostro territorio. Ne abbiamo parlato con il direttore della malattie infettive del Santa Maria Nuova Marco Massari.
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“Siamo tutti molto preoccupati, è inevitabile aspettarsi un incremento dei casi nelle prossime settimane – dice il dottor Massari – Riguarderanno soprattutto i giovani, quindi l’impatto sulle strutture ospedaliere non sarà significativo, ma siamo tutti molto preoccupati”.
Meno vaccinati e più esposti: c’erano soprattutto i giovani a festeggiare per le strade la vittoria dell’Italia agli Europei, assembrati e senza mascherina. Gli effetti si misureranno nei prossimi giorni, ma gli esperti sono concordi nel parlare di una situazione che ha spianato la strada al Covid e alla più contagiosa variante Delta, la cui presenza si attesta anche da noi tra il 40 e il 50%. A Reggio Emilia, grazie all’arrivo di un nuovo macchinario capace di identificare il materiale genetico del virus, nelle ultime settimane si sono contate alcune decine di casi: “Se all’inizio possono essere i giovani a contagiarsi, poi lo trasmettono ai genitori 40 – 60enni che non si sono vaccinati. La variante delta è prevenuta dalla doppia dose di vaccino, la singola non è sufficiente”.
Nel nostro Paese, anche se i numeri sono bassi, la curva dei contagi si è già invertita. Questo clima di eccessivo rilassamento preoccupa. Ogni giorno, a Reggio, si eseguono circa 500 – 600 tamponi. “C’è una minore richiesta, ad esempio di fronte a sintomi che possono sembrare non significativi – dice ancora il dottor Massari – c’è una minore attenzione nei confronti della malattia. Minore rigore nel tenere controllata la circolazione del virus e questo preoccupa perché non si fanno tamponi la situazione può esplodere da un momento all’altro. Vacciniamoci tutti“.
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