LUZZARA (Reggio Emilia) – “Troppo poco”, dice sconsolata la moglie. Ha gli occhi lucidi e trattiene a stento le lacrime Kaur, la moglie della vittima. Una condanna troppo leggera ripete la donna, mentre il suocero scuote ripetutamente la testa.
Dieci anni di reclusione ciascuno la pena inflitta in primo grado con rito abbreviato dal giudice Dario De Luca, accogliendo la richiesta del Pm Giacomo Forte, nei confronti di Paramijt e Charanit Singh, i due fratelli di origini indiane di 41 e 40 anni che il 7 febbraio dello scorso anno aggredirono il collega di lavoro e connazionale Ranjeet Bains, 38 anni, nel cortile della ditta metalmeccanica 4B di Codisotto di Luzzara. Il reato è di omicidio preterintenzionale. Una sentenza che commenta con amarezza il legale Mauro Intagliata, che insieme a Francesco Tazzari, assiste la vedova: “Come è possibile che non sia stato condannato l’omicidio volontario? L’aggressione è chiara, c’è stata una spedizione punitiva”.
“Dobbiamo valutare se procedere in appello”, ha poi aggiunto il legale. I due imputati sono stati condannati anche al risarcimento danni nei confronti di tutte le parti civili: 150mila euro la somma riconosciuta alla moglie della vittima che risiede a Motteggiana nel Mantovano.
Condannati per l’omicidio del collega: le difese ricorreranno in appello. VIDEO
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