BOLOGNA – L’ex Avanguardia nazionale Paolo Bellini, il 63enne reggiano accusato di concorso nella strage del 2 agosto 1980, a causa delle sue condizioni di salute non potrà partecipare alle udienze del processo che lo vede coinvolto a Bologna, per i prossimi 14 giorni e quindi tornerà in aula solo a partire dall’udienza del 29 settembre.
E’ quanto emerge dalla perizia depositata dai tre medici incaricati dalla Corte d’Assise di valutare se Bellini, che fino ad ora ha assistito a quasi tutte le udienze del dibattimento, possa continuare a farlo anche nelle prossime date già fissate senza rischi per la sua salute.
La Corte, dopo che Bellini aveva avuto un problema cardiaco il 3 settembre ed era stato ricoverato all’ospedale Sant’Orsola di Bologna, aveva ordinato la perizia in risposta alla richiesta di legittimo impedimento formulata dai legali dell’imputato. L’ex estremista di destra era stato poi dimesso lunedì dopo un intervento di angioplastica.
L’udienza del 22 settembre, con due testimoni in videocollegamento dalla Svizzera, però si svolgerà lo stesso perché Bellini aveva già dato suo assenso a tenerla anche in sua assenza. La conclusione del processo è prevista per gennaio.
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