REGGIO EMILIA – Reggio è la provincia dell’Emilia Romagna nella quale i tecnici del Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dell’Ausl hanno effettuato più controlli in regione dopo Bologna. Il dato è emerso dalla relazione dell’assessore Massimo Fabi durante l’ultima seduta della Commissione Politiche per la Salute. Il dato si riferisce al 2024.
La Regione lo scorso anno ha effettuato 18.421 controlli nei luoghi di lavoro, in aumento rispetto ai 17.845 del 2022 e ai 17.937 del 2023, con 12.150 sopraluoghi. Nel 16% dei casi sono state riscontrate violazioni di legge, con 3.480 prescrizioni e 158 sanzioni.
La divisione territoriale dei controlli ha visto 2.895 verifiche nel Reggiano, seconda provincia dopo Bologna con 3.259; terza è Modena con 2.718. Oltre la metà dei sopralluoghi hanno riguardato aziende dell’edilizia, al secondo posto le imprese agricole con circa il 7% dei controlli. Sul tema amianto sono stati controllati 1.162 cantieri, di cui 1.079 nel comparto edile: nel 48% dei casi è stata richiesta la rimozione.
In Emilia-Romagna nel 2024 si sono registrati 49 decessi sul lavoro e oltre 12.000 infortuni. L’assessore Fabi garantisce una intensificazione delle attività di prevenzione per il futuro: “Le morti e gli infortuni sul lavoro, come ci ricorda costantemente il presidente Mattarella, sono inaccettabili – spiega in una nota Fabi -; in Emilia-Romagna stiamo cercando di migliorare il sistema, a partire dal patto per il lavoro e per il clima, importante programmare un confronto quotidiano, tra i nostri obiettivi di mandato c’è la sottolineatura della tutela della salute, da promuovere in tutte le politiche’ le parole dell’assessore.
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