SAN POLO (Reggio Emilia) – Si è tuffato nei pressi del ponte che collega il territorio reggiano alla provincia di Parma. Siamo a San Polo d’Enza, non lontano dal campo sportivo e dalle piscine. Lì l’acqua è profonda e la corrente è piuttosto impetuosa, a maggior ragione dopo le abbondanti piogge dei giorni scorsi. Si è tuffato e non è più riemerso, un ragazzo di 19 anni, italiano, residente a Reggio.
Aveva deciso di trascorrere una domenica sul torrente Enza in compagnia di amici, per una grigliata e per prendere il sole. Chi era con lui ha subito chiamato i soccorsi. Sul posto si sono portati vigili del fuoco, 118 e carabinieri.
I cigili del fuoco sono intervenuti con una quindicina di uomini compresa una squadra di 5 sommozzatori giunti da Firenze. Due elicotteri, uno del 115 e uno del 118 hanno sorvolato a lungo la zona. Con un gommone è stato percorso inoltre un tratto del fiume verso valle.
I carabinieri hanno raccolto la testimonianza degli amici del giovane: ci sarebbe un video realizzato con il cellulare che immortalerebbe il tuffo e che sarebbe stato acquisito dagli stessi militari. Alle ricerche ha assistito piena di angoscia la madre del ragazzo, una donna di origini ucraine, insieme ad altri famigliari.
Non più tardi di mercoledì a Guastalla nelle acque del Po era annegato il 18enne Mor Talla Diop, originario del Senegal, inghiottito dal grande fiume dove si era recato a giocare con altri ragazzi.
Lungo l’Enza nel giugno del 2016 aveva perso la vita una ragazza di 24 anni, trascinata via dalla corrente poco dopo essersi immersa per cercare un po’ di refrigerio, a Canossa, tra Currada e Compiano. Nell’estate del 2010 altri due decessi, questa volta a Montecchio, un bambino di 11 anni e un ragazzo di 26 traditi dal fiume nel quale stavano facendo il bagno.
Riprese le ricerche del ragazzo scomparso nell’Enza a San Polo
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