GUASTALLA (Reggio Emilia) – Sorrideva soddisfatto Mor Talla Diop il giorno in cui il padre Ibra riceveva la cittadinanza italiana dall’allora vicesindaco di Guastalla, Ivan Pavesi. Nato a Dakar, in Senegal, era arrivato in Italia una decina di anni fa, studiava al centro di formazione professionale del paese e ormai 18enne voleva trovare un lavoro, magari come elettrauto.
Insieme agli amici era andato a divertirsi sulle rive del Po. Ma Mor Talla Diop è morto prima di realizzare i suoi sogni, nelle acque del Grande Fiume. I ragazzi sono andati intorno alle 16 nella zona della ex cava di Bacchi, ora in disuso, e sono entrati in acqua in un’ansa del fiume; lì la corrente non sembrava forte, ma il gruppetto era inconsapevole dei pericoli. Mor Talla Diop è stato probabilmente risucchiato da un mulinello, ha provato ad aggrapparsi a un amico ma non ce l’ha fatta. Il suo corpo è stato recuperato senza vita un paio di ore dopo dai vigili del fuoco, non molto lontano dal luogo in cui si era entrato in acqua. Nessuno dei ragazzi, come affermato da uno di loro, sapeva nuotare.
Con i soccorsi sul posto si è precipitato anche uno dei sei fratelli di Mor Talla Diop e poi il padre Ibra, che stava lavorando alla Thema Inox di Guastalla. La loro madre era morta qualche anno fa. Purtroppo, i famigliari non hanno potuto far altro che riconoscere il corpo ormai senza più vita del 18enne.
E’ già stato rilasciato il nulla osta per i funerali, che si svolgeranno con rito isalmico. Il padre, poi, vorrebbe portare la salma in Senegal, ma questo richiede notevole denaro e probabilmente sarà avviata una raccolta fondi. Il sindaco Paolo Dallasta e la giunta comunale di Guastalla, profondamente scossi per la tragedia accaduta nella golena del Po, si stringono alla famiglia Diop, e aiuteranno il padre in questo momento di grande dolore.
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