REGGIO EMILIA – Con la fine dell’estate, ecco riaffacciarsi il Covid. Casi in aumento e diversi reggiani compliti da quella che oggi è poco più di un’influenza. Nessun allarme, ma non bisogna abbassare la guardia.
E’ la variante “Eris” quella più diffusa in questo momento in Italia e che appare la più resistente agli anticorpi. Fa parte della grande famiglia di Omicron. Ormai un ricordo le restrizioni, addio alla quarantena e nessun tracciamento. Guardando, però, ai ricoveri in ospedale per o con il Covid, i numeri in appena un mese sono esplosi: ad agosto un solo ricoverato positivo, mercoledì scorso erano 24 le persone nei vari reparti. Lo ha confermato la direttrice generale dell’Ausl reggiana, Cristina Marchesi, ospite a Il medico e il cittadino.
I pazienti che contraggono l’infezione presentano sintomi simili a quelli delle precedenti sottovarianti Omicron, quindi principalmente disturbi delle vie respiratorie, mal di gola, tosse, mal di testa, senso di affaticamento e dolori muscolari e articolari. Dalla prossima settimana già annunciata una nuova campagna di vaccinazione destinata a fragili e anziani. Perché, secondo il ministero, anche se siamo usciti dalla fase pandemica, il virus può essere ancora una minaccia per i soggetti a rischio.
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