REGGIO EMILIA – Si poteva e si doveva fare di più. E’ la posizione dell’assessore alla sanita Raffele Donini che ospite della quinta puntata de Il Medico e il Cittadino, ha commentato con preoccupazione la recente manovra economica del Governo. “Chiedevano 4 miliardi oltre il fabbisogno del contratto per il personale, invece avremo solo 3 miliardi in più di cui due per il personale. Siamo in grande difficoltà”.
Donini ha parlato di tensioni negli ultimi mesi tra le Regioni e il Governo proprio per le dotazioni alla sanità che resta un paziente sofferente dopo la pandemia e l’aumento dei costi energetici. In ballo c’è la tenuta della sanità così come la conosciamo. “In Emilia Romagna non sarà possibile per le strutture private aprire pronto soccorso. Vogliamo evitare quello che sta succedendo in Italia: da un lato la desertificazione dei pronto soccorso, ha ragione Stefano Bonaccini che sta facendo una battaglia politica intensa contro il numero chiuso, che ha fallito. Non ha prodotto il numero di medici che serve”.
Sulle liste d’attesa ha poi spiegato che oltre alla collaborazione con i privati convenzionati per smaltire esami e visite, ora serve lavorare sull’appropriatezza della domanda da parte dei cittadini. No deciso poi ai pronto soccorso nelle cliniche private e un lavoro con gli atenei per rivedere il meccanismo del numero chiuso.
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Telereggio Reggio Emilia sanità Il medico e il cittadino soldi Raffaele DoniniIl Medico e il Cittadino, guarda la puntata di mercoledì 18 ottobre 2023












