REGGIO EMILIA – “I modelli per i giovani devono essere i genitori, il Papa, la famiglia, la scuola, non un calciatore. Non pensiamo che i nostri calciatori debbano essere dei modelli per i giovani. Dopo la scuola quello che riusciamo a fare noi per i nostri iscritti. Un calciatore non può macchiare quello che di importante una società fa”.
Il presidente della Reggiana Carmelo Salerno rompe il silenzio. Nell’analizzare l’avvio di stagione, l’andamento delle prime 10 partite e il percorso di crescita societaria, il numero 1 granata si sofferma sulle polemiche legate all’ingaggio di Manolo Portanova, respingendo l’idea che i calciatori possano essere un modello educativo.
Di Portanova non parleremo più fino a fine campionato, dice Salerno: “Non risponderemo più a domande su Portanova qualsiasi cosa succederà fino al terzo grado di giudizio. La verità dei giudici sarà la nostra verità. Portanova è un giocatore importante, forte, che ha diritto di lavorare”. Infine un monito: “Nessuno deve offuscare questa bellezza, questi sacrifici che facciamo ogni giorno, il lavoro quotidiano che fa la società per motivi extra calcistici”.
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