Abbiamo approfondito il tema giovedì 29 settembre a Buongiorno Reggio
con lo stesso prof. Cadoppi e con Giuseppe Adriano Rossi,
presidente della sezione reggiana della Deputazione di Storia Patria
REGGIO EMILIA – La splendida pala – una drammatica Crocifissione firmata dal pittore veneziano Palma il Giovane e databile al primo Seicento – era considerata perduta da secoli. Si trovava anticamente in centro città, nella piccola chiesa di San Rocco, abbattuta nel 1952 per far posto all’attuale Isolato San Rocco.
Il professor Alberto Cadoppi, noto per altre importanti scoperte sulla storia reggiana, l’ha ritrovata, dopo un’appassionante indagine, al Metropolitan Museum di New York. Lo studioso ha dapprima scovato due antiche copie della Crocifissione a Reggio, una nella sagrestia della Madonna della Ghiara, e l’altra nella chiesa di San Giovanni Evangelista. Le ha poi ricollegate, grazie al reperimento di inediti documenti d’archivio, al dipinto che si trovava in San Rocco fin dai primi del Seicento. Una volta individuata la precisa rappresentazione del quadro reggiano, lo ha indentificato nella Crocifissione che si trova al Met dal 1957, quando Robert Lehman, il noto banchiere, la donò al celebre museo americano. La storia del quadro si intreccia con le vicende delle altre pregevoli opere d’arte che decoravano anticamente la piccola chiesa reggiana; e con le vicissitudini di altri dipinti ancora, ovvero delle due copie reggiane, e di un’altra replica assai simile di mano del Palma, che oggi si trova ad Augsburg in Germania.
La suggestiva Crocifissione era sparita da Reggio nella prima metà dell’Ottocento, quando la chiesa di San Rocco – in precedenza retta dall’omonima confraternita – fu destinata ad ospitare la parrocchia della chiesa di San Bartolomeo, e le pale d’altare di quest’ultima.

Il professor Alberto Cadoppi
Il ritrovamento del dipinto ha grande importanza per la storia artistica reggiana. Reggio ha perso molti dei suoi capolavori, dalla Notte del Correggio, alle tante pale di altri famosi pittori che adornavano le chiese della città. Molti di questi dipinti furono “sottratti” dal duca di Modena, e, mentre alcuni finirono in importanti musei in Italia e all’estero, altri oggi risultano dispersi. Uno di questi era la pala del Palma, che finalmente è stata ritrovata in uno dei più prestigiosi musei del mondo.
Cadoppi ha dedicato alla storia della Crocifissione, e dei vari altri dipinti ad essa collegati, un libro dal titolo Il quadro ritrovato, che uscirà nei prossimi giorni, grazie al sostegno della Sezione Reggiana della Deputazione di Storia Patria delle Antiche Provincie Modenesi e della Società Reggiana di Studi Storici. Martedì 27 settembre, alle 21, il libro verrà presentato nella chiesa di San Giovannino, dove lo storico dell’arte Francesco Lenzini dialogherà con l’autore.
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