REGGIO EMILIA – I ristoratori reggiani rimpiangono estati così e chiedono aiuto. Lo fanno sui tavoli nazionali, sperando in supporti economici e pretendendo indicazioni su come riorganizzare i propri locali, e lo fanno sui tavoli locali per avere qualche facilitazione in un anno da dimenticare.
Un anno, non due mesi. Riattivarsi tra poco vorrebbe comunque dire, a fine 2020, aver perso più del 50% del fatturato. Con un rischio enorme: quello che molte delle attività riaprano i battenti per qualche tempo per poi chiuderli per sempre. I ristoratori reggiani sono più preoccupati per il futuro che per il passato. Attendono dal Comune di Reggio un secondo incontro per sapere le risposte alle loro proposte.
Tra queste: la sospensione per il 2020 della Tari e della tassa di occupazione del suolo pubblico; parcheggi gratis in centro dalle 18 e non dalle 20, per popolare l’orario aperitivo anche nei primi giorni della settimana; la possibilità, soprintendenza permettendo, di aprire dehors fissi e di aumentare gli spazi delle distese.
“Terremo aperto 7 su 7, per poter far fare turni anche ai dipendenti”. Oltre che Federico Riccò della Bottega 39, Tg Reggio ha intervistato anche Paolo Croci del Chilometro Zero, Simone Gazzotti di Dalla Saraghina, Gianni Brancatelli di Cacio e Pepe. Ma il gruppo reggiano dei RistoratoriResponsabili, confluito nella squadra regionale,conta 200 titolari di locali, bar, gelaterie e pasticcerie. E i capisquadra non sono soli.
“Il nostro personale è circa di 2mila addetti – ha detto Croci – che ancora non hanno percepito la cassa integrazione”. L’obiettivo è cercare superfici in più, visto che quelle che già ci sono si dimezzeranno causa distanziamenti. “Si parla di divisorie, plexiglass… La verità è che non sappiamo nulla”, ha aggiunto Brancatelli. La richiesta è che dal 4 maggio sia possibile l’asporto, con l’obiettivo di riaprire i locali il 18 del mese prossimo.
“Cambieremo il modo di lavorare, cambierà la clientela e cambieremo noi, il rischio è che qualcuno non ce la faccia”, ha concluso Gazzotti.
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