REGGIO EMILIA – Bandi andati deserti e medici che non si trovano. La situazione anche nel reggiano è sempre più preoccupante. A rischio ora anche la riapertura del pronto soccorso di Scandiano, che doveva riaprire a fine mese, e quello di Correggio. Ad anticipare questo scenario era stato il direttore generale dell’Ausl reggiana, Cristina Marchesi in una puntata del Graffio focalizzata sugli effetti del primo bando andato deserto: “Non abbiamo dato una data, proprio perché non siamo in grado di darla”.
Un allarme non solo reggiano ed esploso con la pandemia che ha però solo accelerato e aggravato una situazione presidente. Due gli appalti andati deserti per cercare medici a chiamata da assegnare al pronto soccorso del Santa Maria Nuova e agli altri della provincia. Il secondo, di durata semestrale per un valore di 378mila euro e mirato a sopperire alla carenza di personale nei reparti di emergenza urgenza, è scaduto giovedì scorso. Servono tra i 90 e i 105 medici, nessuno ha risposto.
Attraverso una nota l’Ausl spiega come si stiano valutando ulteriori possibilità previste dalla normativa per proseguire nell’azione di reclutamento. Il bando era stato attivato, in via temporanea in attesa di reperire personale dipendente. Preoccupazione dei sindacati, polemici su questa decisione dell’Ausl. Ora resta da capire quale sia l’alternativa percorribile per poter garantire ai cittadini, visite ed esami.
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