REGGIO EMILIA – Era finito in manette nell’ambito dell’operazione Fast Car lo scorso giugno, venendo sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora in città. Misura che, come accertato dai carabinieri, l’uomo ha violato venendo trovato nel proprio domicilio in compagnia di una nota assuntrice di stupefacenti e in possesso di 500 euro oltre al classico “kit” dello spacciatore come l’agenda con i nomi dei clienti, materiale per il taglio della droga e altro.
La Procura reggiana ha quindi chiesto e ottenuto dal gip l’aggravamento della misura e il 42enne napoletano è così finito in manette e posto agli arresti domiciliari. L’operazione in questione portò a ben 17 indagati, accertando un flusso continuo di droga da Napoli alla piazza reggiana per un giro di affari di circa 10mila euro al giorno. Solo qualche giorno fa era finita in carcere una 39enne reggiana per aver violato per ben tre volte i domiciliari a cui era stata sottoposta a seguito dell’arresto nell’ambito della stessa indagine.
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