REGGIO EMILIA – Avendo pagato il proprio pusher e non avendo ricevuto in cambio la droga, ha iniziato a tempestare il centralino della questura di telefonate sostenendo di essere stato derubato.
Il tutto si è verificato ieri, quando intorno alle 20.30 l’uomo – un pluripregiudicato napoletano di 43 anni – ha chiesto l’intervento della polizia. Raggiunto all’angolo tra via Roma e via Dante, palesemente ubriaco ha spiegato cosa gli era successo e cioè che il suo abituale spacciatore aveva intascato i 50 euro senza tuttavia fornirgli il corrispettivo in marijuana o hascisc.
Poco prima di contattare il 113, il 43enne era quindi andato a casa dello spacciatore – un suo compaesano di un anno più giovane, anch’egli noto alle forze dell’ordine – chiedendo invano la consegna della droga o quanto meno la restituzione del denaro. Contattato il pusher, che non ha confermato la versione del 43enne, lo stesso è stato invitato ad allontanarsi. Mezz’ora dopo, per nulla rassegnato, ha ripreso a telefonare in questura ed è andato avanti fino alle 23 quando, dopo la 18ª chiamata ricevuta, i poliziotti si sono recati a casa dell’interessato che, nel frattempo, aveva iniziato a chiamare anche il 112 tenendo occupate le linee di emergenza. Il 43enne è quindi stato denunciato per interruzione di pubblico servizio.
Servizio Tg di Margherita Grassi
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