REGGIO EMILIA – E’ morto nella notte tra il 25 e il 26 dicembre l’ingegner Giorgio Ferrari, ex dirigente Ansaldo, uno dei protagonisti dello sviluppo dell’energia nucleare in Europa. Aveva 95 anni.
Nato a Reggio nel 1929, Ferrari era meno conosciuto di quanto avrebbe meritato. Prima gli studi e poi il lavoro lo avevano presto portato lontano da Reggio, ma chi seguiva le vicende della ricerca in ambito energetico e dello sviluppo industriale, era ben consapevole dello spessore del personaggio. Giorgio Ferrari si era laureato a pieni voti al Politecnico di Milano in ingegneria meccanica. Nel corso della sua lunga attività professionale, aveva lavorato per aziende italiane e straniere. Era stato responsabile per la parte italiana della progettazione delle centrali di Caorso e di Montalto di Castro e aveva lavorato al reattore ad alta temperatura di Winfrith, in Gran Bretagna. In seguito si era occupato come responsabile della stesura del Piano di sviluppo nucleare europeo e aveva partecipato all’inchiesta sull’incidente di Chernobyl del 1986.
Giorgio Ferrari è stato dunque uno dei protagonisti dello sviluppo nucleare in Europa. Nel marzo del 2011, già 82enne, partecipò negli studi di Telereggio ad una puntata del settimanale Habitat sul tema di un possibile ritorno al nucleare. L’abbandono del nucleare da parte dell’Italia dopo il referendum del 1987, a suo giudizio, era stato un grave errore. “E’ fuori di dubbio. Quello che è accaduto ha portato a una dissipazione di ricchezza, per cui alla sua domanda si deve rispondere: sì, è stato dannoso”.
Ferrari era molto critico nei confronti del cinismo di alcuni colossi energetici e della mancanza di trasparenza di tanti politici. Ma per lui, nuclearista convinto, il ritorno al nucleare era ormai improponibile. “Perchè il popolo italiano ha cominciato a dubitare. Si è prodotta una frattura fra classe dirigente e popolazione che è in atto tuttora”.
I funerali di Giorgio Ferrari si svolgeranno domani (sabato) alle 11.30, con partenza dalla Casa Funeraria Croce Verde per il cimitero di Coviolo.
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