REGGIO EMILIA – Ci sono modelli in legno, in argento, avorio, metallo. A t, a campana, a molla, di design, con preziosi manici lavorati e decorati. Sono 427 gli esemplari, storici e da collezione, raccolti nel neonato museo del cavatappi realizzato dalla delegazione reggiana dell’Associazione Italiana Sommelier.
La collezione apparteneva al signor Luigi Simonazzi. La figlia Luisa dopo la scomparsa del padre ha iniziato a catalogarli sulle base di approfondite ricerche storiche. Ora, la collaborazione con l’Associazione Sommelier ha reso possibile esporre in modo permanente questo patrimonio storico-culturale.
Ecco, dunque, uno spazio interamente dedicato allo strumento tanto rappresentativo quanto indispensabile per i sommelier, che resiste nonostante la diffusione, anche in Italia, dei tappi a vite. L’esposizione permanente è visitabile su appuntamento nella sede Ais in via Verri 20, in città.
Reggio Emilia Ais Reggio Emilia museo del cavatappi