REGGIO EMILIA – Senza cerimonia, nessun invitato, uno piccolo strappo alle misure di contenimento ma solo i pochi istanti di una foto o di un selfie con la mascherina, che certo non è il sogno di una sposa.
Marzo 2020, nell’album di questi innamorati irrompe e rimarrà l’emergenza da Coronavirus. Vero è che le recenti ordinanze hanno messo uno stop ai matrimoni sia religiosi che civili, ma spiegano dal Comune di Reggio che in questi casi si è solo garantito l’atto amministrativo. Una firma, insomma, tra due sposi, due testimoni e il celebrante – in questo caso un consigliere – che poi ha pubblicato sui social gli scatti.
Guardando i numeri, si può notare come dal 17 marzo a Reggio Emilia 9 matrimoni già fissati siano stati rimandati dagli sposi, ma ci sono altre 8 coppie di irriducibili che hanno confermato e si sono uniti nel vincolo; in un caso, il fatidico “sì” è addirittura stato pronunciato a domicilio perché non c’erano le condizioni per uno dei due di muoversi.
Ora, si attende il mese di maggio non solo per la speranza di uscire dalla quarantena obbligata ma anche perché il quinto dell’anno è, notoriamente, il mese delle spose. Diverse coppie che avevano scelto il rito religioso in chiesa hanno rinunciato per evitare di fare una cerimonia senza invitati né festa. Don Paolo Crotti, parroco di Scandiano, si dice disposto a celebrare ma rispettando i criteri anti-Covid e quindi con gli sposi, i testimoni e i genitori tutti a distanza di contenimento.
Non si perde d’animo la coppia che per due volte ha rimandato per altre cause e che ha fissato a maggio le nozze, certo non sapendo dell’arrivo del terribile Coronavirus. Non sappiamo se e quante coppie alla fine si uniranno in matrimonio, ma c’è chi scommette che dopo l’isolamento forzato non saranno poche le separazioni.
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