REGGIO EMILIA – Alex Langer, pioniere del pensiero ambientalista e pacifista, è stato ricordato questa mattina a Reggio nel 26° anniversario della scomparsa. In occasione di questa ricorrenza, l’amministrazione comunale ha presentato il progetto di valorizzazione del Giardino dell’Arca, all’interno del parco del Diamante nel quartiere Orologio. Uno spazio di verde dedicato allo stesso Langer e al dialogo interreligioso e multiculturale.
La presentazione è avvenuta nel corso di un incontro promosso dalla Libera Università Popolare (Lup) di Reggio Emilia, in collaborazione con il Centro sociale Orologio e il Centro interculturale Mondinsieme, con l’adesione del Club per l’Unesco di Reggio Emilia e il patrocinio del Comune di Reggio Emilia.
“Grazie agli interventi che saranno effettuati nel corso dell’estate, il parco sarà ancora più bello e accogliente, e ci auguriamo che in tanti cittadini vogliano venire a scoprire il suo significato più profondo, alimentando quel dialogo tra fedi e culture religiose che è garanzia della convivenza civile”, ha detto l’assessora Carlotta Bonvicini.
Un parco più fruibile, dunque, con un nuovo sistema di cartellonistica e arredo urbano a servizio dei cittadini che lo frequentano: gli interventi di valorizzazione si svolgeranno tra luglio e settembre, per un importo complessivo di circa 8.000 euro.
Nell’ambito dell’incontro, sono intervenuti Lorenzo Capitani e Ugo Pellini, per presentare, in particolare ai ragazzi del Campo gioco Orologio, il significato peculiare del Giardino, attraverso il linguaggio degli alberi e dei fiori.

Il Giardino dedicato ad Alex Langer
Le otto piante presenti, in nome della convivenza predicata da Langer, rappresentano la storia e la cultura delle diverse religioni: la Vite quella del Cristianesimo (“Io sono la vite e voi i tralci”, dice Gesù nel Vangelo di San Giovanni); l’Olivo può esse considerato un simbolo dell’Ebraismo (Geremia paragona il popolo eletto ad un “Olivo verdeggiante”); la Rosa per l’Islamismo (prima di cominciare i riti della preghiera, dice Maometto, i fedeli si devono lavare con acqua di rose); il Ciliegio è per lo Shintoismo (in questa religione della natura è oggetto di un vero e proprio culto). Il Pesco è presente nella cultura del Taoismo (è l’albero dell’immortalità; gli immortali taoisti si nutrivano di pesche o di fiori di pesco); l’Acero è un simbolo per gli Indiani d’America (la Sacra Pipa rappresenta l’equilibrio perfetto, l’unione tra Cielo e Terra; il cannello della pipa è l’Albero della Vita, ed è realizzato con legno di questa specie). L’Albicocco è l’albero per il Buddismo (questa pianta è stata scelta dallo stesso Dalai Lama); il Mirabolano infine rappresenta il Pensiero laico (è una pianta nostrana meglio conosciuta con il nome di “Cagnet”).













