REGGIO EMILIA – Attorno alle 10 il rumore delle sirene ha squarciato quello di routine di un giovedì mattina in centro: era stato dato l’allarme, c’era un uomo a terra.
Quando il giovane residente ha chiamato i soccorsi, l’uomo era agonizzante. Il giovane abita in una delle palazzine che affacciano su via San Giuseppe. Uscendo di casa alle 10 ha visto l’uomo sotto alla galleria conosciuta come “galleria Bnl”. Era già troppo tardi: l’uomo è morto prima dell’arrivo dei soccorsi. Il tunnel è privato con due accessi, lungo pochi metri, in pieno centro a Reggio: collega via San Giuseppe a via Emilia Santo Stefano. L’uomo riverso a terra, 48 anni, aveva un taglio netto alla gola e in una mano stringeva un coltello. Ad ora, nessun elemento fa ritenere agli inquirenti che si sia trattato di omicidio. Si propende per il gesto volontario.

Il pm Iacopo Berardi sul posto (foto di Corrado Bertozzi/Elite per Reggionline)
L’uomo è arrivato sul posto in bicicletta. Le telecamere non avrebbero immortalato altre persone entrare nella galleria oltre al 48enne, ma le indagini dei carabinieri proseguono, coordinate dal sostituto procuratore Iacopo Berardi, arrivato poco dopo il comandante del Nucleo operativo di Reggio, il tenente colonnello Stefano Bove. La modalità del ferimento, il fatto che la cosa sia accaduta in pieno giorno e in pieno centro e l’identità della persona fanno sì che nessuna pista venga tralasciata: il corpo senza vita è quello dell’avvocato Aineo Redo, molto noto.

La notizia ha gettato nello sconforto e nell’incredulità tutto il mondo forense reggiano, a cominciare dai colleghi dello studio Beretti-Di Frenna. Tanti legali dipingono Redo, che abitava in città e che lascia due bambini piccoli, come pieno di vitalità e orgogliosissimo della strada percorsa. Era arrivato dall’Albania, la sua terra di origine, a metà anni ’90, e per permettersi gli studi di legge aveva fatto diversi lavori. Il 90% delle pratiche che seguiva era a supporto della comunità albanese. Si occupava di tanti ricongiungimenti e pratiche di diritto dell’immigrazione, per questo lo avevamo intervistato appena qualche mese fa. Era conosciuto anche perché faceva parte della squadra di calcio degli avvocati reggiani, e ieri sera si era trovato per una partita con i compagni di squadra. Questa mattina poco dopo le 8 si è presentato in studio, come sempre. Poi era ripartito per le incombenze quotidiane.

Foto Reggionline/Telereggio
“Sono senza parole – dice il presidente dell’ordine Enrico Della Capanna – Persona per bene, uomo impegnato e preparato, che aveva dedicato parte della sua vita a raggiungere un obiettivo che lo gratificava. Per me non ci sono spiegazioni”.
La sua intervista del 6 novembre 2021
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Foto Reggionline/Telereggio

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