REGGIO EMILIA – Mano pesante della procura contro gli aggressori del bar Piccadilly. Aggressori rei confessi e comunque inchiodati dalle immagini delle telecamere del locale di viale Umberto I a Reggio. Cinque aggressori giovanissimi, uno dei quali tuttora minorenne. I quattro adulti hanno tra i 19 e i 24 anni e sono sotto processo a Reggio. L’episodio è del febbraio 2022. La banda aveva accoltellato un 20enne che in quel momento si trovava al bancone del bar. Dopo gli accertamenti medico-legali l’accusa a loro carico è stata derubricata da tentato omicidio a, a vario titolo, rapina aggravata – visto che prima dell’accoltellamento alla vittima era stata strappata una catenina che portava al collo -, lesioni personali aggravate, danneggiamento e minacce. Il sostituto procuratore Maria Rita Pantani ha chiesto una condanna a 9 anni per il presunto capo-banda, Zyadate Saad, che è anche parte del gruppo Casa Base; 6 anni e due mesi per Kristian Alla, 6 anni per Anuar Mastaki e 9 mesi per Iheb Kalifa, ritenuto responsabile delle sole minacce. In campo per le difese gli avvocai Vainer Burani, Giuseppe Caldarola e Mario Di Frenna, e Pasquale Muto per la parte civile. Giovedì saranno chiamati alle repliche.
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