MODENA – È possibile identificare quali possono essere i pazienti maggiormente a rischio di sviluppare la forma più severa di complicanze da Covid19? I ricercatori della Patologia Clinica di Unimore, guidata dal prof. Aldo Tomasi, hanno studiato le potenzialità dell’Omocisteina quale marcatore predittivo di malattia Covid severa. I due studi, pubblicati su importanti riviste internazionali (Critical Reviews in Clinical Laboratory Sciences e Medical Hypothesis), sono stati condotti dal prof. Giovanni Ponti di Patologia Clinica di Unimore in collaborazione con le dottoresse Monia Maccaferri e Laura Roli. Gli studi hanno identificato e valutato un nuovo marcatore predittivo di malattia Covid19 severa e critica per l’insorgenza di complicanze cardiovascolari e renali. Si tratta di un amminoacido solforato presente nel circolo ematico, l’Omocisteina. La sua elevata concentrazione è già nota come fattore di rischio cardiovascolare. Lo studio è stato effettuato su 100 sieri raccolti presso il Laboratorio dell’Ospedale di Baggiovara. “Se i risultati saranno confermati – spiega il prof. Aldo Tomasi – avremo a disposizione un marcatore facilmente identificabile per costruire una mappa del rischio di complicanze.
Come prevedere casi di Covid severo, due studi Unimore
6 giugno 2020
I risultati sono stati pubblicati su importanti riviste internazionali (Critical Reviews in Clinical Laboratory Sciences e Medical Hypothesis), sono stati condotti dal prof. Giovanni Ponti di Patologia Clinica
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