REGGIO EMILIA – Attività economica contrassegnata da una crescita contenuta, +0,5% il Pil: a delineare la situazione dell’Emilia Romagna nei primi sei mesi del 2025 è il rapporto della Banca d’Italia. Dato in controtendenza è quello delle esportazioni, diminuite dell’1.4%, mentre a livello nazionale sono cresciute del 2,1%.
L’indagine punta i riflettori sulle province della nostra regione per quanto riguarda tre indicatori specifici: prestiti, depositi e titoli a custodia.
Per quanto riguarda la prima voce, nella prima metà dell’anno in corso la quota di prestiti erogati a imprese e famiglie corrisponde a 23 miliardi e 220 milioni di euro: una cifra in aumento rispetto sia al dicembre 2024 che al dicembre 2023. Un anno e mezzo fa la quota prestiti ammontava a 22 miliardi e 245 milioni. Si tratta di un parametro decisamente superiore rispetto a Parma, dove si attesta sui 13 miliardi, ma anche a Modena a quota 21 miliardi.
Sul fronte depositi, in provincia di Reggio l’ammontare a giugno 2025 è di 18 miliardi e 134 milioni, in calo rispetto a sei mesi prima. Reggio detiene una cifra depositi più alta di quasi 2 miliardi rispetto a Parma, mentre Modena supera i 23 miliardi. Infine, il dato sui titoli a custodia: 21 miliardi, in sensibile aumento rispetto al dicembre 2024, ma soprattutto al dicembre 2023 quando erano circa 18 miliardi. A Parma la quota è di 14 miliardi, a Modena di 30 miliardi.
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