CASALGRANDE (Reggio Emilia) – Si avvicina la chiusura totale del ponte di Veggia, che scatterà dal 15 giugno sino al 6 settembre. Si tratta di una delle principali vie di comunicazione tra il versante reggiano e quello modenese sul fiume Secchia. Su quel ponte ogni giorno transitano in media 30mila mezzi. La chiusura prevede una gestione complessa, enti al lavoro per definire percorsi alternativi anche del trasporto pubblico.
“Abbiamo scelto di chiudere nel periodo estivo, per creare meno disagio e gli interventi programmati non permettono la chiusura al traffico a senso unico alternato”, spiega Giuseppe Daviddi, sindaco di Casalgrande. Gli interventi sono affidati alla ditta Fea srl di Modena, l’importo complessivo dei lavori è di oltre 8 milioni di euro, 300mila euro complessivi per i Comuni di Casalgrande e Sassuolo, 5 milioni dal Pnrr, poi fondi ministeriali e circa un milione e mezzo di contributo regionale. Ora la vera sfida è sui tempi, riaprire il ponte prima dell’inizio delle scuole a settembre diventa indispensabile.
“Se non vengono rispettati i tempi, sarà una vera criticità. Riaprono le scuole e le aziende, non possiamo permettercelo”, chiarisce Daviddi. Si alza quindi di nuovo l’attenzione anche sulla necessità del terzo ponte di collegamento dopo il ponte della Pedemontana a quattro corsie e quello di Veggia. E’ già stato realizzato lo studio di fattibilità finanziato da Confindustria ceramica, il progetto però non ha fatto passi avanti. “Si tratta di un progetto che prevede tempi lunghi, in prima battuta – aggiunge ancora il sindaco – c’è un’opera che invece andrebbe accantierata domani e che interessa l’uscita dal ponte della Pedemontana, un restringimento da quattro a due corsie per 500 metri. Chiediamo alla provincia di Modena, al Comune di Sassuolo ma siamo disponibili anche noi per cercare di risolvere il problema di questo ‘imbuto’ che alla mattina causa molto traffico e code. Serve una soluzione in tempi brevi”.
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