REGGIO EMILIA – Trovare una casa è sempre più un’impresa. Per questo motivo le politiche per la casa sono una delle priorità dell’amministrazione regionale. E’ troppo ampia la distanza tra i redditi disponibili delle famiglie e i canoni di affitto richiesti, ammesso e non concesso che una casa la si trovi, perché il problema dell’offerta di alloggi sta diventando oramai insostenibile. Se ne è parlato nell’incontro con l’Assessore alle politiche abitative della Regione Emilia Romagna Giovanni Paglia.
“Ci troviamo di fonte a tre difficolta: la prima di natura sociale, perché non ci si riesce a permettere una casa, la seconda di natura economica, perché le imprese non riescono a trovare lavoratori perché c’è un ostacolo negli affitti troppo alti o addirittura perché non si trovano alloggi disponibili, la terza è legata al problema della tenuta dei servizi pubblici locali, perché se il costo della casa è un ostacolo per autisti, infermieri, medici, insegnanti, dipendenti pubblici richiamo che anche i servizi smettano di funzionare”
Cosa intende dunque fare la regione per contrastare questo problema? “Intendiamo lanciare un piano straordinario di recupero di alloggi popolari che oggi non sono utilizzati, pensiamo di recuperarne 3000 in regione in 5 anni, attraverso un’operazione straordinaria di finanziamento insieme alla Banca Europea degli investimenti. Puntiamo ad una partnership pubblico-privato per la realizzazione di nuova Edilizia Residenziale Sociale soprattutto attraverso il recupero degli alloggia già esistenti, puntiamo ad una legge sugli affitti brevi per destinare più case a chi ne ha bisogno, puntiamo a rilanciare il patto per la casa con gli enti pubblici garanti nel rapporto tra proprietari ed inquilini”.
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