REGGIO EMILIA – Passerà un po’ di tempo in carcere un 35enne condannato per avere maltrattato e picchiato la moglie. L’uomo è stato arrestato ieri sera per essere portato in carcere dopo che è diventata esecutiva la sentenza nei suoi confronti.
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Botte e angherie perpetrate per sette anni. Episodi, gravi, ricostruiti dalle indagini, sulla base dei quali il giudice del tribunale di Reggio l’11 gennaio scorso ha condannato un marito 35enne, originario della Romania, residente in città, a 2 anni e 6 mesi di reclusione.
Finora la pena scontata dall’uomo era stata quella degli arresti domiciliari, concessi nelle stesse mura luogo dei maltrattamenti. A quattro mesi e quattro giorni ammonta il periodo espiato, cominciato in seguito all’arresto avvenuto nel luglio scorso, quando la moglie, al culmine dell’ennesimo episodio di percosse subite, ha trovato il coraggio di denunciare. Il marito non si faceva problemi ad alzare le mani anche in presenza dei figli minori, i quali, assieme alla mamma, si sono visti costretti a rifugiarsi presso una struttura protetta, che li ha ospitati anche durante la detenzione domiciliare di colui che aveva reso la loro vita un incubo.
I due bambini avevano 5 e 8 anni quando hanno avuto inizio le violenze ai danni della madre, cominciate circa otto anni fa.
In un’occasione l’uomo, rientrato a casa, aveva spaccato una porta e picchiato la moglie e una sua amica, che in quel momento si trovava lì. Nel 2019, mentre erano in auto, aveva costretto la compagna alla guida ad accostare, poi aveva alzato le mani su di lei, sempre in presenza dei figli. In un altra occasione, prendendo a schiaffi la donna le aveva causato una lesione all’udito.
Ieri sera i carabinieri hanno eseguito un nuovo arresto dell’uomo. Per lui si sono aperte le porte del carcere. Gli resta da scontare una pena di due anni, un mese e 16 giorni.
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