REGGIO EMILIA – Un referto in ospedale: 30 giorni di prognosi per un trauma alla mano sinistra con la frattura di un dito. Come molto spesso accade comincia tutto da lì e i carabinieri che indagano scoperchiano il vaso di Pandora, fatto di violenze subìte da anni. E’ quello che è accaduto a Cadelbosco Sopra il 12 gennaio scorso, quando in caserma è arrivato il referto medico rilasciato a una donna dall’ospedale di Reggio.
I militari hanno avviato le indagini d’ufficio e hanno scoperto che a rompere il dito alla donna era stato il marito. L’uomo, un 25enne ora denunciato per maltrattamenti aggravati, l’aveva presa a schiaffi e le aveva piegato, fratturandolo, il dito della mano sinistra con la quale lei aveva cercato di ripararsi dai colpi. Futili i motivi: la giovane era andata a fare la spesa e aveva dimenticato le chiavi nell’abitacolo dell’auto che si era chiusa automaticamente, per cui era stata costretta a rompere il vetro per poter tornare a casa.
I carabinieri di Cadelbosco hanno scoperto che l’episodio di violenza era solo l’ultimo di una lunga serie. Solo una quindicina di giorni prima, alla vigilia di capodanno, il 25enne, in presenza del figlio minore, aveva colpito alla testa la moglie con un bastone, colpevole – a suo dire – di non averlo accompagnato a pranzo dai genitori. Secondo gli inquirenti la donna subiva in silenzio dal 2015, anche nel periodo in cui era incinta. Per questo, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia aggravati, i carabinieri hanno denunciato il 25enne. La Procura ha inoltre chiesto e ottenuto dal GIP del tribunale di Reggio una misura cautelare: l’uomo è stato allontanato dalla casa famigliare e non potrà avvicinarsi alla moglie.
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