REGGIO EMILIA – Nel quartiere di Santa Croce ci sono 70 telecamere di videosorveglianza. Sono quelle installate dal Comune, in rete con questura e carabinieri. Il numero verrà implementato nel corso dei primi sei mesi del 2026.
Le indagini degli investigatori dell’Arma proseguono senza sosta: è molto probabile che gli occhi elettronici abbiano immortalato la Fiat Punto di colore scuro sulla quale viaggiavano i due giovani autori delle aggressioni di martedì mattina tra via del Chionso e via Adua. Tra l’altro, secondo quanto ricostruito, la vettura sarebbe dovuta transitare anche davanti alla caserma dei carabinieri lungo via Adua, all’incrocio con via Bulgarelli. Certo, tutto sta verificare se il veicolo non risulti rubato, eventualità che potrebbe complicare il lavoro di indagine.
Intanto, una delle due vittime, il 44enne autista di Til, è stato operato nel reparto di Chirurgia maxillo-facciale dell’ospedale Maggiore di Parma. L’operazione, inizialmente programmata per sabato, è stata anticipata e si è resa necessaria per una lesione alla parete orbitale, ossia all’osso intorno all’occhio.
All’uomo, nelle scorse ore, è arrivata la telefonata del sindaco Marco Massari che gli ha espresso solidarietà e vicinanza. Telefonata che il primo cittadino ha rivolto anche al 36enne musicista Manuel Setti, la vittima della seconda aggressione avvenuta nel quartiere di Santa Croce pochi minuti più tardi. Il fatto ha riportato la memoria dei reggiani all’autunno dello scorso anno: era l’alba del 9 ottobre quando due ventenni, lungo la via Emilia a Pieve, assaltarono due vetture in marcia, impadronendosene e aggredendo una automobilista. Vennero arrestati a distanza di due settimane.
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