MODENA – Domani (giovedì) è in programma a Modena l’assemblea generale del Consorzio del Parmigiano Reggiano. Si discuterà, tra le altre cose, anche della questione dello stop alla produzione dei formaggi “confondibili o comparabili”.
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Prosegue il percorso che ha intrapreso il Consorzio del Parmigiano Reggiano e che dovrebbe portare a breve allo stop delle produzione, per i consorziati, di qualsiasi formaggio “confondibile o comparabile”. Una vera e propria rivoluzione per salvaguardare la Dop che non ha precedenti. Alla riunione dei produttori di Parmigiano Reggiano della provincia di Reggio, il 3 maggio scorso, c’è stata una sorta di plebiscito: praticamente tutti i presenti si sono detti favorevoli alle modifiche da apportare allo statuto del Consorzio.
L’assemblea ha affrontato il tema delle norme che regolano la produzione di formaggi similari-comparabili, approvando a larga maggioranza la proposta di introdurre il divieto di produrre, nei caseifici della filiera, altri formaggi comparabili-confondibili con la Dop. A tal fine, l’assemblea ha dato mandato al Cda di definire una proposta di modifica dello statuto da ratificare in assemblea straordinaria nei tempi più rapidi possibili. Tale intervento sarà sviluppato in un’ottica di esigenza di equilibrio tra domanda e offerta da consolidare nel mercato e di tutela ulteriore del prodotto.
Plebiscito anche alla riunione della sezione provinciale di Mantova, un convito stop è arrivato anche dai produttori di Modena e Bologna. La riunione dove c’è stata più discussione pare sia stata quella di Parma, provincia dove ha sede l’azienda di famiglia del presidente del Consorzio.
Proprio dal formaggio “Senza” prodotto dall’azienda di Nicola Bertinelli era partito il polverone, lo stesso Bertinelli in un primo momento si era autosospeso dalla carica in Coldiretti, facendo poi dietro front. Ora si dice convinto ad estendere a tutti i produttori associati al Consorzio le nuove norme, che dovranno però prima essere approvate con un 60% dei voti. E’ probabile che l’assemblea generale chieda la convocazione di un’assemblea straordinaria su questo punto, che porterà poi al cambio di statuto.