VILLA MINOZZO (Reggio Emilia) – Ha sfiorato i 10.000 giorni di stagionatura: è il Parmigiano Reggiano più antico mai tagliato e ancora edibile. La straordinaria forma, prodotta da Romano Camorani, casaro della Nazionale del Parmigiano Reggiano, è stata “aperta” nei giorni scorsi nei locali l’Acetaia Razzoli, a Villa Minozzo, dopo 27 anni e 3 mesi di stagionatura. Venne prodotta da Romano con la moglie Silvia nel febbraio del 1998 alla latteria Santa Lucia di Poviglio.
“Questo è un momento straordinario dimostra quanto questo prodotto, che nasce da latte, caglio e territorio, possa rimanere strepitoso nel tempo senza l’uso di conservanti. Un autentico gioiello della natura”, il commento di Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano.
“La mia dedica è ai miei famigliari e a mio nipote Filippo – ha detto Romano Camorani visibilmente emozionato nel tagliare questo straordinario prodotto realizzato nel suo ultimo anno da casaro -. Mi appello ai produttori di oggi per mantenere con perseveranza la tradizionalità del Parmigiano Reggiano che, con orgoglio, rappresentiamo”.
Il prossimo obiettivo per i caseifici della Nazionale del Parmigiano Reggiano sarà quello di battere il primato di 28 anni di stagionatura detenuto da un Cheddar americano, tagliato 12 anni fa in Wisconsin. A tal fine è già pronta una forma della Nazionale del Parmigiano Reggiano con 30 anni di stagionatura. Rigorosamente segreto il magazzino di conservazione di questo “gioiello”.











