REGGIO EMILIA – “Abbiamo incaricato dei tecnici per delle indagini, speriamo si concludano velocemente per cercare di dare quanto meno una abitabilità parziale a questo edificio”. Così Silvia Ferrari (Studio Mia Casa).
Restituire la casa a tutti i sedici sfollati nel più breve tempo possibile. E’ l’obiettivo dello studio di amministrazione condominiale che gestisce la palazzina storica interessata dal collasso di una trave portante, situata nel soffitto del primo piano. Con apposita ordinanza il Comune di Reggio ha confermato l’inagibilità dell’edificio. I residenti da poco avevano cambiato amministratore: “Ho ricevuto l’incarico quattro giorni fa, c’è un passaggio di documenti in corso”.
La lista delle carte da valutare comprende la polizza assicurativa. Il lavoro degli esperti chiamati a mettere in sicurezza lo stabile si svolgerà con la collaborazione dei vigili del fuoco. “Dovranno garantirci gli accessi, ci saranno più sopralluoghi per riuscire a valutare con correttezza il danno e il successivo ripristino”.
In presenza di determinate condizioni di sicurezza, l’edificio potrebbe ottenere una agibilità parziale. E’ lo scenario auspicato, oltre che dai residenti, dai titolari delle cinque attività commerciali presenti al piano terra. Tra queste il ristorante Bottega 39. Il timore del titolare, tuttavia, è che ci vogliano mesi prima di poter riaprire. “Ho sentito parlare di mesi per l’intervento nella parte collassata, bisogna capire la nostra struttura, separata e ristrutturata negli anni ’50, sia comunque agibile in tempi brevi – le parole del titolare Riccardo Riccò – Dovremo capire cosa fare coi dipendenti, se avviare o meno la cassa integrazione. Avevamo fatto anche un investimento per allargare il locale, quindi adesso è tutto fermo. Noi ora siamo in una situazione difficile”.
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