REGGIO EMILIA – Il suo volto gira tra le chat e sui volantini, in particolare in zona Sassuolo. Ma gli inquirenti per ora preferiscono che non venga diffuso dai canali ufficiali, in questa fase delicata delle ricerche. Il volto è quello del 22enne tunisino ricercato per l’omicidio di Mohamed Ali Thabet, il connazionale ucciso con una coltellata la notte tra martedì e mercoledì in stazione a Reggio.
I ragazzi che come Mohamed frequentano la zona ora sono sconvolti. Tre di loro hanno anche assistito al diverbio tra i due, scatenato sembra da una richiesta di denaro per comprare la droga da parte dell’aggressore, e al successivo accoltellamento. Hanno così fornito agli inquirenti una versione dei fatti compatibile con la scena ripresa dalle telecamere di videosorveglianza. Proprio in quei fotogrammi si vede il volto del ricercato, fotogrammi che sono stati comparati con una foto segnaletica del giovane, che ha precedenti.
Le ricerche di carabinieri e polizia proseguono senza sosta in queste ore, tra Reggio e la provincia di Modena: il 23enne, anche se senza fissa dimora, faceva base a Sassuolo. Nei suoi confronti è stato emesso un decreto di fermo. Le prossime ore potrebbero essere decisive.
Intanto i ragazzi che conoscevano Mohamed Ali Thabet e frequentano la zona stazione hanno fatto una colletta con le paghette che ricevono, quelli minorenni infatti vivono ancora in comunità, e hanno comprato dei fiori e qualche candela. Li hanno messi proprio sul binario 1, dove il corpo del 18enne è stato trovato senza vita. Insieme all’associazione “La nuova Luce”, che fornisce loro assistenza e pasti caldi, domenica si riuniranno in piazzale Marconi alle 16,30 per un momento di preghiera. “La mamma di Mohamed è disperata – ci dice la responsabile dell’associazione, Maria Diletto – non fa che piangere, e anche questi ragazzi sono molto provati, hanno bisogno di un momento insieme per condividere ciò che hanno vissuto”. La salma del giovane è ora alla Medicina legale di Modena in attesa che venga svolta l’autopsia.
Sempre domani, ma alle 19, una associazione di tunisini reggiani promuove una manifestazione sempre davanti alla stazione in ricordo di Mohamed Ali Thaber con l’obiettivo anche di promuovere l’integrazione dei giovani immigrati.
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