QUATTRO CASTELLA (Reggio Emilia) – No alla revisione del processo per l’omicidio di Marco Montruccoli. Dopo la Corte di Appello di Ancona anche la Cassazione ha respinto il ricorso presentato dagli avvocati Carlo Taormina e Gisella Mesoraca che assistono i due condannati, Fatmir Hikaj e Daniel Tufa: a 22 anni di carcere il primo, 13 il secondo.
I giudici della quinta sezione penale della Suprema Corte hanno dunque messo la parola fine, per quanto riguarda la giustizia italiana, a una vicenda processuale durata 10 anni e non priva di colpi di scena. L’omicidio avvenne alle Forche di Puianello, il 2 febbraio 2015: il 34enne Marco Montruccoli fu ucciso con 14 coltellate nella casa del fratello di via Coppi. Matteo Montruccoli, che quella notte fu ferito, era presente ieri in aula.
Il tribunale di Reggio ritenne Ftmir Hykaj l’esecutore materiale del delitto e lo condannò a 20 anni, Daniel Tufa invece fu condannato a 6 anni solo per il tentato omicidio di Matteo. La corte d’Appello invece ritenne responsabile dell’omicido in concorso anche Tufa, condannandolo a 13 anni. La Cassazione confermò la sentenza di secondo grado. Infine i due ricorsi, sempre rigettati.
Marco ha lasciato una famiglia distrutta ma che non ha mai smesso di combattere nelle aule di tribunale, a partire dalla mamma Mara Guidetti. “E’ la fine di un incubo” ha commentato subito dopo la decisone della Cassazione. Ma anche il padre Mario, la sorella Martina, la moglie Veronica Pignoli e i loro figli, assistiti dagli avvocati Giovanni Tarquini e Francesca Guazzi. Matteo Montruccoli è invece assistito dall’avvocato Marco Fornaciari.