REGGIO EMILIA – La disciplina del codice dei contratti pubblici e l’integrazione con il Codice del terzo settore. Di questo si è parlato nel Convegno organizzato da Legacoop Emilia Ovest.
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“Codice appalti e codice del terzo settore”. Questo il titolo di un partecipato convegno che si è svolto all’Hotel Remilia di Reggio, che ha messo al centro il rapporto tra le pubbliche amministrazioni e il terzo settore con una consapevolezza che deve guidare le prossime
azioni: non può essere soltanto il fattore economico a regolare questi accordi che hanno un alto valore sociale, e che sono fondamentali ad esempio per l’inserimento lavorativo. Dunque la centralità della persona, l’attenzione a coloro che appartengono alle fasce più deboli ed esposte deve rivestire un aspetto prevalente rispetto alla dimensione economica. Certo un tema non semplice, in un momento nel quale le pubbliche amministrazioni possono contare su minori risorse.
Sono 62 le cooperative associate a Legacoop Emilia Ovest nei territori di Reggio, Parma e Piacenza, che operano nel terzo settore: di queste 29 nei servizi educativi e socio assistenziali, 24 per l’inserimento lavorativo e 9 consorzi sociali con un valore legato alla produzione di oltre 478 milioni di euro, 10.950 soci e oltre 13mila occupati. La recente riforma del terzo settore prevede un corposo riordino del settore con una serie di obblighi e opportunità.
“Nella giungla normativa in cui ci troviamo – chiarisce Loretta Losi, responsabile cooperazione sociale di Legacoop – abbiamo organizzato questa giornata proprio per cercare di dare strumenti nuovi alle pubbliche amministrazione e alle cooperative sociali per rendere possibile il servizio pubblico integrato di cui noi siamo una parte importante”.
“Non si prescinde dalla trasparenza – aggiunge l’avvocato Luciano Gallo, che ha curato la relazione introduttiva, molto seguita – ma noi ci dobbiamo anche preoccupare della tenuta delle nostre comunità. In questa regione dove ora inizia una nuova legislatura io credo ci sia tutta la possibilità di immaginare una nuova pagina tra questi due mondi, tra un mondo di regolare rapporto con il mercato e un mondo che deve valorizzare e sostenere il ruolo del terzo settore”.
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