BORETTO (Reggio Emilia) – Si è svolta ieri, presso l’azienda Arkema, un’esercitazione dei vigili del fuoco. La ditta, infatti, produzione colle e resine per l’industria tramite l’impiego di alcune sostanze chimiche e per questo deve tenere un alto livello di sicurezza.
Nel corso dell’esercitazione, è stata simulata un’abbondante dispersione di acrilonitrile durante la fase di scarico dall’autobotte con conseguente (simulato) malore dell’addetto al travaso. Dopo l’allarme a 115 e 118, è stata attivata la squadra di emergenza interna, che ha soccorso l’uomo e allestito il primo contenimento del liquido. La sostanza, nel frattempo, aveva prodotto una nube tossica che si è propagata all’esterno dello stabilimento, ragion per cui il direttore del sito ha diramato le comunicazioni a prefetto e sindaci di Boretto e Poviglio, che hanno rispettivamente attivato il piano di emergenza esterno e il centro operativo misto comunale.
La sala operativa del 115 ha inviato sul posto una prima squadra da Guastalla, una seconda da Reggio e, tramite la direzione regionale, è stato attivato il piano di colonna mobile per le emergenze industriali, con l’invio di ulteriori risorse dai comandi di Bologna e Modena. Sul posto gli uomini del 115 sono stati vestiti con specifici dispositivi di protezione individuale; le squadre del gruppo Nbcr (nucleare, batteriologico, chimico e radiologico) hanno provveduto a confinare e quindi a inertizzare l’acrilonitrile, per poi mettere in sicurezza gli impianti coinvolti; altre unità hanno invece monitorato le concentrazioni nei vari locali dello stabilimento.
All’esterno dello stabilimento, forze di polizia e Arpae hanno provveduto, per quanto di competenza, a bloccare gli accessi nelle zone interessate dalla nube e a effettuare i campionamenti aria-suolo dell’agente contaminante. La Protezione civile ha invece effettuato un rapido censimento della popolazione coinvolta e testato il sistema di allerta dei cittadini, che dirama messaggi informativi sui comportamenti da tenere. Il 118 ha effettuato le valutazioni sanitarie sulle persone “fragili” all’interno della zona rossa, incrociando i dati di Arpae e dei vigili del fuoco.
L’esercitazione, preceduta da specifici momenti di briefing e debriefing, ha consentito un costruttivo confronto tra tutti gli enti intervenuti. Per l’occasione è stato anche testato un nuovo sistema informatico di scambio di informazioni in tempo reale tra tutti gli enti coinvolti.