FERRARA – Omissione di soccorso, per ora contro ignoti. Ha un ipotesi di reato il fascicolo, finora conoscitivo, aperto dalla procura di Ferrara sulla vicenda del 68enne no vax ammalatosi di Covid e, pare, entrato in contatto con un medico reggiano della rete Ippocrate.org, che propone consigli di cure domiciliari contro il virus. Una vicenda che è virata al peggio, visto che il ferrarese è morto.
E’ accaduto ieri mattina, all’ospedale Sant’Anna di Ferrara, dove l’uomo era ricoverato da 35 giorni. Ne dà notizia la Nuova Ferrara. Era entrato in nosocomio il 3 settembre, le sue condizioni erano già talmente gravi che era stato portato direttamente in Terapia intensiva. L’indagine è contro ignoti per ora, dicevamo, ma i principali accertamenti vertono sul medico di Reggio Emilia parte della rete Ippocrate col quale il 58enne avrebbe avuto contatti telematici. Gli scambi delle e-mail sono stati consegnati dallo stesso paziente ai sanitari del Sant’Anna: è stato l’ospedale ad avvertire la magistratura, che ora procederà col disporre autopsia.
L’uomo, senza dubbio affetto da Covid, aveva anche patologie pregresse e per lui era stata richiesta anche una consulenza psichiatrica. Dopo un periodo di cure domiciliari con i colloqui a distanza col medico, un’amica lo aveva convinto ad andare in ospedale e anche una volta lì il 68enne aveva cercato di rifiutare le cure e di firmare per la dimissione, ma essendo la sua vita in pericolo i sanitari avevano proceduto. Tra i farmaci che gli erano stati prescritti ci sarebbero anche vermìfughi.
Aggiornamento
Il presidente dell’associazione IppocrateOrg Mauro Rango, in una intervista al Carlino Reggio, ha smentito ogni coinvolgimento: “non ci risulta che alcuna persona che ha fatto richiesta di assistenza sia mai stata ricoverata né tantomeno sia deceduta presso l’ospedale Sant’Anna d Ferrara”.
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