REGGIO EMILIA – Nuovo colpo di scena nella vicenda giudiziaria che vede al centro il critico d’arte vettese Giuliano Ruffini, ora tornato libero.
L’uomo doveva essere consegnato alla Francia, dopo che era divenuta esecutiva la richiesta di estradizione nei suoi confronti, entro dieci giorni a partire dal 18 novembre scorso, da quando cioè lo stesso Ruffini si era costituito presso la caserma dei carabinieri di Castelnovo Monti. Scaduti quei termini, la Corte d’appello di Milano ha fatto decadere la misura in carcere e, pertanto, Ruffini è potuto tornare a casa. Non è dato sapere cosa abbia interrotto l’iter che avrebbe dovuto prevedere la consegna alla Francia del noto collezionista d’arte.
Le indagini della magistratura di Parigi sono iniziate nel 2015 con il 77enne indagato per truffa, frode e ricettazione nel commercio di opere d’arte. Insieme a lui, risultano indagati anche il figlio Mathieu e il pittore montecchiese Pasquale “Lino” Frongia.














