REGGIO EMILIA – “Tre infortuni gravissimi, di cui due mortali, in tre giorni. Così non può continuare”. E’ il grido di allarme e anche di dolore lanciato dai sindacati dopo le due tragedie sul lavoro verificatesi in questi ultimi giorni, l’ultima quella di stamattina a Guastalla con la morte di un 68enne.
“Gli strumenti ci sono, ma bisogna attuarli a partire dai protocolli. Istituzioni e associazioni datoriali non possono continuare a ignorare che siamo nel mezzo di una situazione senza precedenti e che, come tale, merita interventi all’altezza della sua gravità. Dobbiamo fare, tra le altre cose, fronte comune per chiedere al Governo più ispettori sul territorio e miglioramenti organizzativi che mettano gli attuali nelle condizioni di procedere al meglio”. Cgil, Cisl e Uil puntano poi il dito anche sulla precarietà del lavoro e la deregolamentazione del sistema degli appalti: “Le imprese tendono a far cassa anche sulla prevenzione e la formazione ormai, ritenendo la salute e sicurezza un costo e non un dovere, oltre che un investimento”.
Per queste ragioni, i tre sindacati hanno indetto per giovedì 12 ottobre dalle 9 alle 12 un presidio di protesta davanti alla prefettura.
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