BOLOGNA – Oltre a esponenti dei Nar, a Bologna, il 2 agosto 1980, per commettere la strage alla Stazione centrale sarebbero stati presenti anche altri profili legati a formazioni della destra eversiva, come Terza Posizione e Ordine Nuovo. E’ uno dei punti chiariti dalla Procura generale che ha aperto una indagine sui mandanti dell’attentato che ha ucciso 85 persone e ne ha ferite 200. Domani alle 9.30, in Tribunale, verrà celebrata l’udienza preliminare che vede a giudizio, tra gli altri, anche Paolo Bellini, ex Avanguardia nazionale e accusato di concorso nell’attentato. Per i magistrati della Procura generale, in Stazione quella mattina di 40 anni fa, oltre a Valerio Fioravanti e Francesca Mambro appartenenti ai Nar, erano presenti anche due esponenti di Terza Posizione: Sergio Picciafuoco, già assolto nel 1996 in via definitiva per la strage ma sul quale, grazie ai nuovi accertamenti, ora sarebbe possibile rivedere il giudizio espresso, e Luigi Ciavardini, militante prima di Terza Posizione e poi dei Nar. L’udienza di domani, per i difensori di parte civile, avvocati Andrea Speranzoni, Roberto Nasci, Alessandro Forti, Lisa Baravelli, Alessia Merluzzi e Antonella Micele, “è un approdo non scontato, a cui si arriva dopo anni di impegno della Procura generale, dopo un’avocazione e un lavoro che il collegio di parte civile ha svolto per due anni ininterrottamente. E’ importante per i famigliari delle vittime e per la cittadinanza bolognese e della Repubblica italiana”.
Mandanti strage della stazione di Bologna, l’udienza preliminare
26 novembre 2020
Secondo la procura generale sul luogo dell’attentato sarebbero stati presenti anche altri profili legati a formazioni della destra eversiva, come Terza Posizione e Ordine Nuovo
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