REGGIO EMILIA – Un 42enne pakistano accusato di maltrattamenti in famiglia, è stato fermato dalla squadra mobile della questura reggiana all’aeroporto di Bergamo Orio al Serio dove era appena giunto, tramite scalo, da un viaggio partito dal proprio Paese.
All’uomo è stato notificato un provvedimento emesso dal tribunale di Reggio di divieto di avvicinamento alla moglie e ai figli. La coppia, insieme ai tre figli, dopo anni vissuti a Reggio Emilia, recentemente era rientrata in Pakistan. Dal Paese asiatico, però, la donna era riuscita a mettersi in contatto sia con gli assistenti sociali del Comune che con alcune ex insegnanti dei figli, segnalando anni di maltrattamenti, con minacce e aggressioni che erano continuati – se non addirittura aumentati – anche dopo il loro ritorno nel Paese natale.
La moglie, inoltre, aveva riferito di essere impossibilitata a tornare in Italia insieme ai figli in quanto il marito, totalmente contrario a questa idea, tratteneva tutti i documenti validi per l’espatrio del nucleo familiare. Una situazione sulla quale ha iniziato a indagare la procura di Reggio. Grazie all’intervento delle autorità italiane, in poco tempo la donna e i figli sono riusciti a ottenere nuovamente i passaporti, abbandonando il Pakistan e rifugiandosi in Italia dove sono stati inseriti in un programma di protezione e collocati all’interno di una comunità in luogo sicuro.
Il marito, fuori di sé, si è messo sulle loro tracce e a sua volta è giunto in Italia, dove è stato raggiunto dalla misura cautelare, con la speranza che questa possa rappresentare la fine di un incubo.
Servizio Tg di Michele Angella
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