REGGIO EMILIA – Due storie simili che hanno per protagonisti donne vittime di comportamenti gravissimi e persecutori da parte dell’ex marito finito nelle maglie della giustizia.
La prima storia arriva dalla città dove un 58enne non si rassegnava alla fine della relazione sentimentale con l’ex moglie e per questo la tormentava. La donna era stata costretta a cambiare le sue abitudini quotidiane, non usciva più da sola per il timore di incontrarlo. L’uomo controllava le persone che frequentava e si appostava nei pressi del suo posto di lavoro.
La donna ha temuto per la propria vita, si è rivolta ai carabinieri e ha raccontato la lunga sequela di fatti. I risultati delle indagini dei militari sono stati condivisi dalla Procura e sono state disposte diverse misure cautelari. Il 58enne domiciliato a Reggio, è stato denunciato per atti persecutori con il divieto di avvicinamento alla vittima e all’abitazione, dovrà restare ad una distanza di 1500 metri. Non potrà comunicare con qualsiasi mezzo e in qualsiasi modo ed è stata disposta per lui l’applicazione del braccialetto elettronico.
Fatti simili sono accaduti a Guastalla. Un uomo di 50 anni, dal 2023 sottoponeva la moglie a vessazioni psicologiche e fisiche, arrivando ad afferrarla per il collo, a colpirla con una sberla in testa alla presenza del figlio.
Nell’ultimo grave episodio, dopo averla offesa con frasi ingiuriose, le ha scagliato addosso un secchio e il mocio che stava usando per le pulizia domestiche, colpendola al viso. Maltrattamenti fisici e psicologici quelli computi dall’uomo, spesso ubriaco. I carabinieri di Guastalla, ai quali la donna nel corso di una sofferta deposizione ha raccontato i fatti, hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia l’ex per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
La Procura di Reggio Emilia ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale l’applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, il divieto di accesso alla casa per qualsiasi motivo, il divieto di avvicinamento alla vittima, con l’obbligo di mantenere una distanza di almeno 500 metri dalla sua abitazione e dai luoghi che frequenta. Il divieto di comunicare con la donna, e anche in questo caso è stato applicato il braccialetto elettronico per monitorare il rispetto delle misure applicate.
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