LUZZARA (Reggio Emilia) – Lucio e Silvia sono stati accompagnati dopo, al cimitero, in ambulanza. Da soli. Sono ammalati dello stesso male che ha ucciso la loro Martina, sono dovuti rimanere in isolamento. Ma le istituzioni – il sindaco Elisabetta Sottili, l’ex primo cittadino Andrea Costa e i sanitari – non hanno potuto non aiutarli a salutare la loro bambina. Perché questo, una bambina, per loro è e rimarrà sempre. Perché questo si è a 21 anni, “i 21 anni più belli della nostra vita” hanno detto mamma e papà.
Martina Bonaretti è la figlia di Luzzara e anche la più giovane vittima del Covid in regione e tra le più giovani in Italia. E’ morta martedì sera dopo pochissimi giorni di ricovero: i suoi funerali dovrebbero essere un pugno nello stomaco per chi ha il coraggio di sostenere che il virus non esista, per chi non si cura di proteggere gli altri oltre a se stesso, per chi non se ne preoccupa perché “tanto colpisce gli anziani”, come se poi fosse una cosa di poco conto. E invece mai il nonno di Martina, che riposa già nel cimitero di Luzzara, avrebbe pensato che la nipote l’avrebbe raggiunto così presto. La 21enne sarà cremata e poi tumulata accanto a lui.
Il primo cittadino ha detto, nella chiesa di San Giorgio: “Siamo increduli: tutti abbiamo visto Martina diventare giovane donna, non ci sono parole”. E le parole hanno dovuto trovarle comunque, prima don Piergiorgio Torreggiani nell’omelia, commentando il vangelo della resurrezione di Lazzaro, poi don Emanuele Benatti: e sono state “vita”, “sapienza”, “grazia”, “bellezza”. “Guardate questi fiori, anche questi fiori sembra che sorridano”, ha detto il sacerdote, indicando gli omaggi appoggiati sul feretro assieme a una maglietta con un pensiero per la giovanissima. Di sicuro sorrideva Martina: lo faceva tanto e lo faceva davvero.
Sorrideva a beneficio di mamma e papà, del fidanzato, dei tanti amici. Che folla ci sarebbe stata per Martina, se solo si fosse potuto. Alle 90 persone cui è stato concesso di entrare in chiesa si sono aggiunte quelle fuori e le tante che hanno partecipato virtualmente: la diocesi ha trasmesso le esequie in streaming, così abbiamo fatto noi su Reggionline. Un segno di comunità, che mamma Silvia ha voluto ringraziare per la vicinanza tramite parole lette in chiesa.
Martina sorrideva anche a beneficio della sorella più piccola, Aurora. Proprio per lei, in chiesa così giovane ma anche così adulta, uno dei pensieri di don Benatti: “Stiamole vicino in questo duro momento”.
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